“Feuer und Wasser”: testo, traduzione e significato

Feuer und Wasser (Rammstein): testo, traduzione e significato

Feuer und Wasser” è la decima traccia di “Rosenrot“, il quinto album dei Rammstein, pubblicato il 28 Ottobre 2005.

Testo e Traduzione (da www.metalgermania.it)

Feuer und Wasser – Fuoco e acqua

Testo originale
Testo ©2005 Rammstein
Traduzione in Italiano
Traduzione ©2006 / 2015 Daniele Benedetti[spacer]

Wenn sie Brust schwimmt ist das schön
dann kann ich in ihr Zentrum sehn
Nicht dass die Brust das Schöne wär
Ich schwimm ihr einfach hinterher
Funkenstaub fließt aus der Mitte
ein Feuerwerk springt aus dem Schritt

Feuer und Wasser kommt nicht zusammen
Kann man nicht binden sind nicht verwandt
In Funken versunken steh ich in Flammen
und bin im Wasser verbrannt
Im Wasser verbrannt

Wenn sie nackt schwimmt ist das schön
dann will ich sie von hinten sehn
Nicht dass die Brüste reizvoll wären
Die Beine öffnen sich wie Scheren
Dann leuchtet heiß aus dem Versteck
die Flamme aus dem Schenkeleck

Sie schwimmt vorbei bemerkt mich nicht
Ich bin ihr Schatten sie steht im Licht
Da ist keine Hoffnung und keine Zuversicht denn

Feuer und Wasser kommt nicht zusammen
Kann man nicht binden sind nicht verwandt
In Funken versunken steh ich in Flammen
und bin im Wasser verbrannt
Im Wasser verbrannt

So kocht das Blut in meinen Lenden
Ich halt sie fest mit nassen Händen
Glatt wie ein Fisch und kalt wie Eis
sie wird sich nicht an mich verschwenden
Ich weiß

Feuer und Wasser kommt nie zusammen
Kann man nicht binden sind nicht verwandt
In Funken versunken steh ich in Flammen
und bin im Wasser verbrannt
Im Wasser verbrannt

Feuer und Wasser kommt nie zusammen
Kann man nicht binden sind nicht verwandt
In Funken versunken steh ich in Flammen
und bin im Wasser verbrannt
Im Wasser verbrannt

È bello quando lei nuota a rana
allora io posso vedere nel suo centro
Non è il seno ciò che è bello
Nuoto semplicemente dietro di lei
Polvere di scintille fuoriesce dal mezzo
un fuoco d’artificio zampilla dal suo cavallo

Fuoco e acqua non si incontrano
Non si possono unire non sono affini
Immerso nelle scintille sono in fiamme
e sono bruciato nell’acqua
Bruciato nell’acqua

È bello quando lei nuota nuda
allora io voglio guardarla da dietro
Non sono i seni che sono incantevoli
Le gambe si aprono come forbici
Allora brilla ardente dal suo nascondiglio
la fiamma dall’angolo delle cosce [1]

Nuota oltre, non mi nota
Io sono la sua ombra, lei sta alla luce
Allora non c’è speranza né fiducia perché

Fuoco e acqua non si incontrano
Non si possono unire non sono affini
Immerso nelle scintille sono in fiamme
e sono bruciato nell’acqua
Bruciato nell’acqua

Cosí il sangue bolle nei miei lombi
La tengo saldamente con mani bagnate
Scivolosa come un pesce e fredda come ghiaccio
non si sprecherà per me
Lo so

Fuoco e acqua non si incontrano mai
Non si possono unire non sono affini
Immerso nelle scintille sono in fiamme
e sono bruciato nell’acqua
Bruciato nell’acqua

Fuoco e acqua non si incontrano mai
Non si possono unire non sono affini
Immerso nelle scintille sono in fiamme
e sono bruciato nell’acqua
Bruciato nell’acqua

[1] “Schenkeleck” è una parola inventata, composta da “Schenckel” e “Eck”, più o meno con lo stesso significato di “Schritt” (letteralmente “angolo della coscia”).[spacer]

Significato e spiegazione del testo (da www.metalgermania.it)

“Feuer und Wasser” è una ballata compresa in “Rosenrot” ed è un pezzo che, attraverso l’allegoria degli elementi, fuoco e acqua, parla della diversità e dell’indifferenza, degli opposti che non si attraggono, ma anzi devono necessariamente rimanere separati.

Il protagonista è un uomo, che rappresenta il fuoco del titolo; l’acqua invece è una donna (di cui l’uomo è innamorato) che però lo ignora e non si accorge nemmeno di lui: l’uomo la osserva nuotare, la segue, rivelando ben presto la sua ossessione, che assume i contorni dello stalking, pur senza nessun intervento diretto o minaccioso. Il ritmo della canzone è lento e l’uomo è rassegnato: si limita a guardare la donna che nuota, senza interferire e senza che lei si accorga di essere osservata. Sa’ bene che è il massimo a cui può aspirare e questa consapevolezza sembra accontentarlo: la donna infatti continua a nuotare, non si accorge nemmeno dell’uomo che la segue; lei è avvolta dalla luce mentre lui rimane nell’ombra, senza nessuna possibilità di uscirne.

Il fuoco e l’acqua sono due elementi troppo diversi, che non possono essere uniti in nessun caso, senza conseguenze tragiche per uno dei due (il fuoco in questo caso). I Rammstein tuttavia rovesciano la legge di natura: non è l’acqua che spegne il fuoco, ma al contrario l’uomo, immerso nell’acqua, è bruciato da essa, consumato dal suo stesso desiderio che non può essere appagato. Il fuoco è il desiderio, l’acqua la quiete (ma anche l’indifferenza) che anziché spegnerlo, lo alimenta ancora di più, fino a distruggerlo facendolo implodere.

Verso metà canzone il ritmo cambia e la melodia diventa più “aggressiva”, l’uomo ha un sussulto e cerca di reagire per riscrivere il finale annunciato: nonostante la sua consapevolezza prova a forzare la mano e a sovvertire l’ordine delle cose, un destino già scritto. Non può più sopportare di rimanere nell’ombra, di essere ignorato e vedere l’oggetto del suo desiderio che gli passa a fianco senza notarlo: con il sangue che ribolle la afferra e la tiene stretta, prova a sfogare e a soddisfare la sua voglia, ma si rende subito conto che non sarà possibile. La donna è scivolosa come un pesce, pronto a sfuggirgli e soprattutto fredda come il ghiaccio: questa freddezza è proprio il simbolo dell’indifferenza di chi lo ha sempre ignorato e continua a farlo anche nonostante il tentativo disperato. La frase “Lei non si sprecherà per me, lo so” esprime tutta la frustrazione e la rassegnazione dell’uomo che rinuncia ai suoi propositi, sconfitto dalla “legge naturale” che per un attimo aveva provato a sovvertire. Il fuoco e l’acqua non si possono unire mai (ed è emblematico il passaggio nel ritornello da “nicht” a “nie”, che elimina ogni dubbio sull’esito finale e uccide ogni speranza).

Alla fine all’uomo non rimane che tornare alla condizione precedente, che lo vedeva ardere in fiamme all’interno dell’acqua che lo brucia senza nessuna speranza di salvezza.

Daniele Benedetti

Foto © Michel Fernando

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