“Haifisch”: testo, traduzione e significato

Haifisch (Rammstein): testo, traduzione e significato

Haifisch” è la quarta traccia di “Liebe ist für alle da“, il sesto album dei Rammstein, pubblicato il 16 Ottobre 2009.

Testo e Traduzione (da www.metalgermania.it)

Haifisch – Squalo

Testo originale
Testo ©2009 Rammstein
Traduzione in Italiano
Traduzione ©2009 / 2015 Daniele Benedetti[spacer]

Wir halten zusammen
Wir halten miteinander aus
Wir halten zueinander
Niemand hält uns auf

Wir halten euch die Treue
Wir halten daran fest
Und halten uns an Regeln
Wenn man uns regeln lässt

Und der Haifisch der hat Tränen
Und die laufen vom Gesicht
Doch der Haifisch lebt im Wasser
So die Tränen sieht man nicht

Wir halten das Tempo
Wir halten unser Wort
Wenn einer nicht mithält
Dann halten wir sofort

Wir halten die Augen offen
Wir halten uns den Arm
Sechs Herzen die brennen
Das Feuer hält euch warm

Und der Haifisch der hat Tränen
Und die laufen vom Gesicht
Doch der Haifisch lebt im Wasser
So die Tränen sieht man nicht

In der Tiefe ist es einsam
Und so manche Zähre fliesst
Und so kommt es, dass das Wasser
In den Meeren salzig ist

Man kann von uns halten
Was immer man da will
Wir halten uns schadlos
Wir halten niemals still

Und der Haifisch…

In der Tiefe ist es einsam
Und so manche Zähre fliesst
Und so kommt es, dass das Wasser
In den Meeren salzig ist

Und der Haifisch…

Restiamo uniti
Resistiamo insieme
Ci teniamo uno all’altro
Nessuno ci ferma

Vi restiamo fedeli
Ci teniamo stretti a questo
E ci atteniamo a regole
Quando ci si lascia stabilirle

E lo squalo ha lacrime [1]
E gli scorrono dal viso
Ma lo squalo vive in acqua
Così le lacrime non si vedono

Teniamo il tempo
Manteniamo la parola
Se uno (di noi) non tiene il passo
Allora ci fermiamo subito

Teniamo gli occhi aperti
Ci teniamo il braccio
Sei cuori che bruciano
Il fuoco vi riscalda

E lo squalo ha lacrime
E gli scorrono dal viso
Ma lo squalo vive in acqua
Così le lacrime non si vedono

Negli abissi è malinconico
E scorrono così tante lacrime [2]
E così ecco perché l’acqua
Nei mari è salata

Si può pensare di noi
Quello che si vuole
Ci rifaremo
Non ci fermeremo mai

E lo squalo…

Negli abissi è malinconico
E scorrono così tante lacrime
E così ecco perchél’acqua
Nei mari è salata

E lo squalo…

[1] Il ritornello è ispirato alla canzone “Die Moritat von Mackie Messer” (“La ballata di Mackie Messer”), inserita ne “L’Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weill.

[2] “Zähre” è un termine arcaico tedesco che significa “lacrima”, al pari del moderno “Träne”.[spacer]

Significato e spiegazione del testo (da www.metalgermania.it)

“Haifisch” (squalo) è uno dei singoli estratti dall’ultimo album dei Rammstein, “Liebe ist für alle da” (2009) e parla di come la band viene vista all’esterno e del fatto che qualsiasi cosa accada, loro andranno sempre avanti insieme. Questo concetto è stato espresso più volte, sia nelle interviste che in altri brani (“Ohne dich“): i Rammstein sono una cosa sola che non potrebbe esistere se venisse a mancare anche uno solo dei sei componenti; qualora questo dovesse avvenire, nessuno sarà rimpiazzato e il progetto Rammstein finirà. Il testo gioca in continuazione sui tanti significati che ha in Tedesco il verbo “halten”, sia da solo che insieme alle varie preposizioni e questo si perde nella traduzione, visto che in Italiano non è possibile mantenere la syessa parola per i vari significati del verbo.

Il pezzo forte della canzone è sicuramente il ritornello, che cita egregiamente la “Ballata di Mackie Messer”, un passo de “L’opera da tre soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weil (quest’ultimo autore della parte musicale): Mackie Messer, nell’opera originale, viene paragonato ad uno squalo, ma a differenza dell’animale, i cui denti (simbolo del l’aggressività e della pericolosità) sono ben visibili, egli tiene un coltello nascosto. Anche i Rammstein vengono paragonati ad uno squalo, il re del mare, duro e forte come viene visto da fuori; ma anche lo squalo ha le sue debolezze, piange ma le sue lacrime non si vedono perché l’acqua del mare le maschera. Negli abissi del mare (ma il passo agli abissi dell’animo umano è davvero breve) lo squalo è così solo e malinconico che piange talmente tante lacrime, da rendere salata l’acqua del mare.

Anche questa canzone è supportata da un video geniale, cosparso di citazioni che solo i fan di vecchia data sono in grado di cogliere completamente: Till Lindemann è morto e i restanti membri della band sono al suo funerale. L’atmosfera è pervasa di ipocrisia: due donne vestite in modo poco consono all’occasione (presumibilmente due amanti del defunto) si rifanno il trucco, per poi venire alle mani; il prete accarezza allusivamente un bambino prima di celebrare la funzione, i rimanenti membri della band sono già alla ricerca di un sostituto e sovrappongono le foto dei candidati a quella di Till, su una foto della band al completo (una delle foto è quella di James Hetfield, frontman dei Metallica), mentre sulle corone di fiori sono scritti i versi di alcune canzoni dei Rammstein.

Mentre la giornata prosegue e il corteo funebre si sposta verso il cimitero, scopriamo che tutti i membri della band desideravano la morte di Till e attraverso le immagini modificate di vecchi videoclip del gruppo immaginano di averlo ucciso per mano propria. Tuttavia le varie immagini potrebbero anche rappresentare i sospetti che ogni menro del gruppo nutre nei confronti degli altri, riguardo alla morte di Lindemann. Solo Paul, non desiderava la morte di Till e ne è sinceramente dispiaciuto. Proprio per questo non sopporta più il clima di crescente ipocrisia e durante il banchetto funebre viene alle mani con Richard e gli altri. La lite degenera in una furiosa rissa che coinvolge tutti i presenti, con i bambini divertiti che raccolgono un paio di denti da terra. Queste scene esprimono proprio il contrario del significato del testo: se la canzone ci presenta una band molto unita, il video ci mostra i vari membri che, non solo desideravano la morte di Till, ma sospettano che uno degli altri componenti sia l’assassino e in ogni caso sono pronti a cercare un sostituto, diversamente da quanto hanno sempre sostenuto pubblicamente.

Alla fine Flake viene spinto e cade nella fossa ancora aperta, rompendo il coperchio della bara…con grande sorpresa di tutti si scopre che il feretro è vuoto! La scena si sposta su una spiaggia da sogno, dove Till è vivo e in compagnia di due splendide ragazze. Il cantante, truccato come Josef Fritzl, l’uomo che tenne segregata per anni la figlia in un bunker sotto casa ed ebbe diversi figli con lei (la storia è raccontata in “Wiener Blut”, contenuta nello stesso album), sta spedendo come cartolina una sua foto in cui mostra se stesso con uno squalo appena pescato: la cartolina, indirizzata ai Rammstein, a Berlino, contiene la frase: “Saluti dal culo del mondo”.

Daniele Benedetti

Foto © Michel Fernando

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