“Ich will”: testo, traduzione e significato

Ich will (Rammstein): testo, traduzione e significato

Ich will” è la quarta traccia di “Mutter“, il terzo  album dei Rammstein, pubblicato il 2 Aprile 2001.

Testo e Traduzione (da www.metalgermania.it)

Ich will – Io voglio

Testo originale
Testo ©2001 Rammstein
Traduzione in Italiano
Traduzione ©2006 Daniele Benedetti[spacer]

Ich will

Ich will
Ich will dass ihr mir vertraut
Ich will
Ich will dass ihr mir glaubt
Ich will
Ich will eure Blicke spüren
Ich will
jeden Herzschlag kontrollieren

Ich will
Ich will eure Stimmen hören
Ich will
Ich will die Ruhe stören
Ich will
Ich will dass ihr mich gut seht
Ich will
Ich will dass ihr mich versteht

Ich will eure Phantasie
Ich will
Ich will eure Energie
Ich will
Ich will eure Hände sehen
Ich will
in Beifall untergehen

Seht ihr mich?
Versteht ihr mich?
Fühlt ihr mich?
Hört ihr mich?
Könnt ihr mich hören?
Wir hören dich
Könnt ihr mich sehen?
Wir sehen dich
Könnt ihr mich fühlen?
Wir fühlen dich
Ich versteh euch nicht

Ich will

Wir wollen dass ihr uns vertraut
Wir wollen dass ihr uns alles glaubt
Wir wollen eure Hände sehen
Wir wollen in Beifall untergehen – ja

Könnt ihr mich hören?
Wir hören dich
Könnt ihr mich sehen?
Wir sehen dich
Könnt ihr mich fühlen?
Wir fühlen dich
Ich versteh euch nicht

Könnt ihr uns hören?
Wir hören euch
Könnt ihr uns sehen?
Wir sehen euch
Könnt ihr uns fühlen?
Wir fühlen euch
Wir verstehen euch nicht

Ich will

Io voglio

Io voglio
Voglio che vi fidiate di me
Io voglio
Voglio che mi crediate
Io voglio
Voglio sentire i vostri sguardi
Io voglio
controllare ogni battito del cuore

Io voglio
Voglio sentire le vostre voci
Io voglio
Voglio disturbare la pace
Io voglio
Voglio che mi vediate bene
Io voglio
Voglio che mi capiate

Voglio la vostra fantasia
Io voglio
Voglio la vostra energia
Io voglio
Voglio vedere le vostre mani
Io voglio
affondare in un applauso

Mi vedete?
Mi capite?
Mi percepite?
Mi sentite?
Potete sentirmi?
Ti sentiamo
Potete vedermi?
Ti vediamo
Potete percepirmi?
Ti percepiamo
Non vi capisco

Io voglio

Vogliamo che vi fidiate di noi
Vogliamo che crediate a noi in tutto
Vogliamo vedere le vostre mani
Vogliamo affondare in un applauso – si

Potete sentirmi?
Ti sentiamo
Potete vedermi?
Ti vediamo
Potete percepirmi?
Ti percepiamo
Non vi capisco

Potete sentirci?
Vi sentiamo
Potete vederci?
Vi vediamo
Potete percepirci?
Vi percepiamo
Non vi capiamo

Io voglio

[spacer]

Significato e spiegazione del testo (da www.metalgermania.it)

“Ich will” presenta due chiavi di lettura: il testo e il video che, partendo dallo stesso concetto di fondo, ne esplorano aspetti diversi.

Il testo ad un primo impatto potrebbe sembrare quasi senza senso; in realtà parla del rapporto tra i gruppi musicali ed il pubblico, in particolare dei vari “rituali” che si instaurano durante i concerti: conversare, porre delle domande, ballare o fare gesti mentre i fan rispondono in coro imitando il cantante. I Rammstein considerano strani e innaturali questi atteggiamenti, vedendoli come un modo per soddisfare l’ego delle band: tutto questo non fa parte del loro modo di vivere il palco e la musica, visto che non dialogano nemmeno con il pubblico durante i concerti. La “critica” verso certi comportamenti si esprime nel “non vi capisco”, che chiude il ritornello con un doppio significato: da una parte si incitano i fan ad urlare e ad applaudire più forte, dall’altra (e più verosimilmente) si dichiara apertamente di non capire il perché di certi atteggiamenti ridicoli.

Ma se nel testo un tale comportamento viene criticato, durante i concerti, con la graffiante ironia che li contraddistingue, i Rammstein esortano il pubblico ad alzare e battere le mani durante l’esecuzione di “Ich will”: questo crea un effetto veramente spettacolare ed emozionante, soprattutto in Germania, dove l’incitamento viene capito e raccolto dall’intero pubblico.

Nel video il concetto espresso nella canzone viene portato alle estreme conseguenze: il teatro della vicenda è la Banca Centrale di Berlino e sullo sfondo la Porta di Brandeburgo e la cupola del Reichstag (ricostruita dopo gli ingenti danni subiti a causa dei bombardamenti nel 1945), simboli della libertà riconquistata da Berlino e da tutta la Germania Est dopo la riunificazione. Quale posto migliore per sfogare il proprio ego e rivendicare la propria libertà, dopo anni di tirannia sovietica?  I Rammstein rapinano la banca, ma ad attenderli all’esterno, c’è una folla immensa di fan e giornalisti che li acclama e cerca di intervistarli e fotografarli, rendendo difficile l’intervento della polizia, presente per l’occasione con  reparti da irruzione, cecchini e uno spiegamento di forze degno del miglior film americano, che alla fine li arresterà.

Una critica evidente ai media che mostrano solo ciò che vogliono che si veda (di certo i video storici della DDR non mostravano le atrocità che avvenivano dietro il muro), riuscendo a trasformare sei rapinatori in idoli della folla: la beffa è che i sei saranno addirittura premiati in carcere per la loro impresa (in realtà questa è la scena di apertura del video, che poi racconta la rapina con un lungo flashback), ancora una volta davanti ad una schiera di giornalisti e fotografi, che di nuovo li sbatterà in prima pagina, non importa per quale motivo. Sullo sfondo un quadro che raffigura Flake (il tastierista della band), che al momento dell’arresto si era fatto esplodere, e che quindi è stato trasformato in un martire per la causa.

Daniele Benedetti, Tina Troccoli

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.